Shaw Bob - (land & overland 03) - I MONDI DELL'IGNOTO by Urania Collezione 0161

Shaw Bob - (land & overland 03) - I MONDI DELL'IGNOTO by Urania Collezione 0161

autore:Urania Collezione 0161 [Urania Collezione 0161]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


10.

La stanza era larga e quasi del tutto nuda, e il suo principale pezzo di arredamento era una forma oblunga blu che assomigliava vagamente a un letto a parte la mancanza delle reti. Disposti intorno alle pareti c'erano dei pannelli rettangolari e circolari che cambiavano continuamente colore, lentamente in alcuni casi, rapidamente in altri. Il pavimento era d'un materiale grigio-verde senza commessure, accuratamente perforato da piccoli fori. Toller notò che i suoi piedi tendevano a incollarsi al pavimento, ovviando al bisogno delle linee a zero-gravità, e intuì che quei fori formavano parte di un sistema a depressione.

Comunque non badava più di tanto alle cose che lo circondavano; la sua attenzione si concentrava tutta su Divivvidiv, impegnatissimo a togliersi la tuta spaziale. Le cerniere d'argento possedevano dei tiranti che si aprivano subito quando veniva fatto scattare un bottone di forma ovale, una complessa struttura che permise a Divivvidiv di togliersi la tuta in pochissimi secondi, rivelando un corpo dall'aspetto fragile e dalle forme e proporzioni umanoidi. L'esile corporatura dell'alieno era avvolta in una tuta intera composta da dozzine di sezioni di materiale nero che si sovrapponevano come piume d'uccelli.

Le stranezze e originalità del costume, quel cranio calvo e grigio, quella faccia da cadavere praticamente senza naso, contribuirono a ispirare in Toller una accentuata avversione accresciuta anche dalla scoperta che l'alieno aveva un certo odore. L'effluvio odoroso non era in sé spiacevole, era un odore dolciastro, identico a un brodo ricco di carne, ma l'incongruenza della fonte lo rendeva oltremodo disgustoso per Toller. Rivolse un'occhiata a Steenameert e arricciò il naso. Steenameert, che si era messo a esplorare quella strana stanza, fece lo stesso.

Avete anche voi un odore sgradevole e forse vi farà piacere saperlo, commentò Divivvidiv. Anche se lo sospetto: il vostro odore ha molto a che fare con l'igiene inadeguata e provocherebbe delle reazioni anche dai campioni della vostra stessa razza.

Toller sorrise con freddezza. - In ripresa da quel piccolo attacco di brividi, eh? La tua spina dorsale comincia a irrigidirsi di nuovo? Ti ricordo che posso ancora farti fuori quando voglio e sono prontissimo a farlo.

Sei uno spaccone, Toller Maraquine. Dentro di te dubiti della tua capacità di assolvere al ruolo da te assunto nel sistema e cerchi in molti modi di dissimularlo: uno di questi è ricorrere a focose minacce.

- Attento a te, facciagrigia! - Toller era sbalordito a vedersi penetrato nei recessi più intimi della sua mente dalla cadaverica figura di qualche lontanissima regione dell'universo e in modo così fortuito, un essere pronto a svelargli segreti che lui a malapena confessava a se stesso. Rivolse un'occhiata a Steenameert, ma il giovane aveva ripreso a setacciare il locale, facendo del suo meglio per continuare a fare il diplomatico.

Vi invito a togliervi quelle tute così goffamente isolate, replicò Divivvidiv con indifferenza. Per quanto primitive in apparenza, con ogni probabilità sono efficientissime e tra poco vi ritroverete a queste temperature molto molto a disagio.

Toller, ormai in un bagno di sudore, guardò Divivvidiv con sospetto. - Se speri di prendermi di sorpresa mentre sono alle prese con…

Niente potrebbe essere più lontano dai miei pensieri.



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